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Scilla e Nicotera
Lions Club Roccella Jonica
Referenti:
Raffaella Rizzo
(Lions Club Villa san Giovanni Fata Morgana)
Cell.: +39 347 6607172
Domenico Leonardo
(Lions Club Roccella ionica)
Cell.: +39 339 7250040
Angela Maria Pia Guarnieri
(Lions Club Roccella Jonica)
Cell: +39 327 3650785
Di particolare rilievo storico e paesaggistico erano i centri di Scilla e Nicotera, che si trovavano lungo una preesistente via Tirrenica, che, venendo da sud si innestava nei pressi dell’attuale Falerna alla consolare romana, che procedeva più nell’interno del territorio calabro.
SCILLA
La sua prima fortificazione risale agli inizi del V secolo A.C. Durante la tirannide di Massilao, in età magnogreca, Scilla mantiene la sua solidità, in quanto fortificata e alleata di Roma, sino all’indomani della conquista romana delle terre siciliane costituendo, comunque, una importante tappa d’approdo lungo la costa tirrenica continentale, divenendo nel 73 A.C. terra prescelta da Spartaco, capo degli schiavi ribelli a Roma, prima di attraversare lo Stretto.
Successivamente, davanti al suo porto, ci fu lo scontro tra Pompeo e i Triunviri, conclusosi nel 42 A.C. con la disfatta di Pirro. In tale frangente, il porto di Scilla rappresentò un rifugio sicuro alle navi di Ottaviano, inseguite da quelle di Pompeo, uscendone da quell’impresa più fortificato.
Successivamente, in tarda età romana, dopo Ottaviano, la fortificazione non fu più rimaneggiata, pur rimanendo Scilla un importante centro marittimo locale e cadendo, nel tempo, in uno stato di abbandono in quanto localizzata al di fuori degli itinerari percorsi dai barbari.
A Scilla rimane il castello Ruffo, appartenuto all’omonima famosa famiglia, costruito su una preesistente fortificazione romana.
NICOTERA
Nicotera rappresentò un importante sito sulla via Consolare Annia Popilia. Pare leghi le sue origini alla magnogreca Medna.
Fu fondata dall’imperatore Augusto nel I sec. A.C. prende il suo nome dal termine romano “Nicotiria” cioè “Segno della vittoria” a seguito della sconfitta di Sesto Pompeo nelle acque davanti a Scilla.
Nel tempo fu fortificata sempre più, sino ad essere distrutta, riedificata e quindi conquistata nel 200 da Federico II. Possiede attualmente i resti di quella che un tempo fu una cava rappresentante una dei 57 siti estrattivi di marmo colorato più importanti dell’impero romano, approntata intorno al I secolo D.C. (in località attualmente denominata Agnone).
Nei pressi di Nicotera si trovano i resti di una importante cava di marmo policromo, di età romana ed i resti, in discreto stato, di una strada romana.